martedì 23 aprile 2013

Intervista al cosmetologo dr. Borellini





Umberto Borellini, 
laureato in Farmacia e in Psicologia, ha conseguito una specializzazione in Scienza e Tecnologia Cosmetiche. E' docente di cosmetologia, presso i Master universitari di Pavia e Roma Torvergata e presso la scuola di medicina estetica Agorà di Milano, nonché direttore scientifico di una società di ricerca e produzione cosmetica e direttore didattico di una scuola di estetica. 
Collabora con numerose testate specialistiche e periodici e ha partecipato come relatore a più di 50 congressi.
Il dr. Borellini è, inoltre, autore del libro "Cosmetologia - Il cosmetico nel terzo millennio" (Ala Editrice) giunto alla nona edizione, e de "La bellezza intelligente" edito da J4life. 



Dottor Borellini, Lei da anni è un affermato cosmetologo,  un professionista pluri-qualificato. I corsi ed i congressi ai quali partecipa come relatore, sono sempre molto attesi dagli “addetti ai lavori” e non. Questo dimostra il notevole interesse che suscita la cosmetologia al giorno d’oggi.
Qual è, a Suo avviso, l’importanza che riveste un prodotto cosmetico nell’età moderna?


Il cosmetico è importante, ma mai come quello prodotto da quella luce unica che traspare quando si è in asse con la propria profonda essenza.
L'autorealizzazione è il primo cosmetico. Pelle e psiche sono connesse da sempre e per sempre... dall'embriogenesi !!!
Dopodiché ecco che il cosmetico diventa uno strumento che ci fà stare meglio (idratante, deodorante,dentifricio, protettivo...) e ci fà più belli (antirughe, ombretto, eye liner, siero liftante...), ci fà sognare (profumi) e ci coccola.
Uomini e donne tutti i giorni utilizzano una decina di cosmetici a testa (pensate da questa mattina dalla doccia in avanti quanti ne avete applicati)... e per questo che la consapevolezza su questi prodotti va approfondita, almeno sforzandosi di capire gli ingredienti contenuti (INCI docet!).



Lei ha avuto il privilegio di seguire in prima linea gli insegnamenti del  Prof. Bonadeo e del Prof. Proserpio. Come si è evoluta la cosmetologia da allora ad oggi?

Ho avuto la fortuna di assistere alle lezioni e conoscere personalmente sia Bonadeo che Proserpio. Facevo ancora l'università ma mi aiutarono a capire che la serietà dei cosmetici era ''leggera'' quella dei farmaci'' angosciante! ....da qui la scelta!
Beh, se fossero vivi sgranerebbero gli occhi con queste nuove texture, questi attivi così fantascientifici... ma sicuramente sarebbero contenti di constatare quanti ingredienti classici resistono inossidabili: lo zinco, il miele, gli oli essenziali, le vitamine...



Da qualche tempo sempre più consumatori sono attenti ai loro acquisti cosmetici. Ma sono ancora in tantissimi ad utilizzare come parametri di scelta dei loro prodotti cosmetici un packaging accattivante piuttosto che uno spot televisivo convincente. Sono proprio questi ultimi che continuano a scegliere creme che contengono siliconi, oli minerali e conservanti cessori di formaldeide, ignorando i rischi a cui vanno incontro. Come indurre i consumatori verso un acquisto più consapevole? 

… non è facile! La tv rende i consumatori "zombie lobotomizzati"!
Ricordo la pubblicità di un deodorante in cui si vedeva la protagonista felice dopo aver constatato che la sua mano appoggiata ad una carta assorbente, dopo avergli spruzzato il deodorante (zeppo di antitraspiranti), non lasciava alcuna impronta.
Si ignora che un buon deodorante deve agire nel rispetto dell’intelligenza cutanea che prevede naturalmente la sana traspirazione! Un buon deodorante riduce la traspirazione,non la blocca! ...un buon deodorante riduce la carica microbica, non svolge attività battericida… un buon deo non profuma con fragranze sintetiche che perturbano il sistema endocrino, ma profuma delicatamente con la forza degli oli essenziali!
Così come una crema idratante da 200 euro contiene la paraffina occlusiva come nella crema da super mercato. E’ un mondo così… d’altra parte il mondo consumistico gira così… oggi indosso una bella polo di cotone a nido d’ape (20 euro)…. se ci fosse attaccato un coccodrillo, identica, costerebbe 5 volte di più!



Il 1997, grazie all’introduzione dell’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), ha rappresentato una svolta nel campo cosmetico, dopo anni di vuoto legislativo. Prima di allora, infatti, i consumatori si muovevano ciecamente nell’acquisto di un prodotto cosmetico senza sapere realmente cosa si spalmavano addosso. Tuttavia, trattandosi di termini propriamente tecnici gran parte delle volte non vengono compresi da chi non ha le dovute conoscenze. 
Secondo Lei, cosa è cambiato veramente nel consumatore? L’Inci è un rebus che in pochi sanno risolvere?

L'INCI è stata una vera e propria rivoluzione. Mi chiedo come si faceva prima! 
Da 0 assoluto a tutti gli ingredienti in ordine decrescente!
Il rebus è relativo. Chi vuole saper cosa si spalma addosso deve capire gli ingredienti, così come capisce quando vuole, i polifosfati nei formaggini, i grassi idrogenati nelle merendine. Trattasi di pigrizia mentale!
L'INCI non è il massimo, ma è comunque una indicazione preziosa, a patto che il consumatore si sforzi di capire…



Quali sono le regole d’oro per una corretta formulazione?

Le regole d’oro per una buona formulazione si riassumono in un concetto:
Rispettare la fisiologia della pelle e la sua intelligenza.



Quanto può esser dannoso un prodotto mal formulato?

I cosmetici per definizione non possono danneggiare (nelle normali condizioni d’uso).
Le liste molto severe a cui fà riferimento il cosmetologo sono chiamate giustamente positive.
Ad esempio, l’acido retinoico, che può essere teratogeno e provocare malformazioni al feto, nei cosmetici non si può utilizzare, infatti si usa il suo precursore retinolo (vitamina A) che è sicura e priva di effetti collaterali.
Se invece un prodotto si inquina, sta all’aria aperto, si ossida ecc ecc., allora le cose possono cambiare, ma questo vale pure per la mortadella e le uova !
 Quindi serenità su tutti fronti… al limite il cosmetico non funziona come si potrebbe sperare!
Anche l’allergia può rappresentare un problema, ma non è colpa del cosmetico se contiene un estratto di soia e tizio è allergico! ....chiaro, no?



Un numero abbastanza nutrito di persone ama realizzare in casa i propri cosmetici. Qual è la sua opinione in merito?

Per quanto riguarda l’hobby di fare i cosmetici a casa… perché no?
Piuttosto che fare il trenino elettrico (costosissimo)….o rinc…. instupidirsi davanti alla televisione, lo ritengo divertente e originale! ...se non lo avessi fatto di professione lo avrei fatto a casa.
L’importante è non fare commercio, poiché la Legge lo vieta!
Inoltre l’utente deve sapere che frullare una vaschetta di mirtilli e mischiarla con il miele, non sortisce l’effetto che potrebbe avere una emulsione calibrata con un estratto secco di mirtillo standardizzato, titolato in antocianosidi e miscelato con un estratto di miele de saccarificato ad attività emolliente ed idratante, ma non appiccicoso come quello del vasetto della cucina!



Si vocifera l’imminente uscita di un Suo nuovo libro. Vuole concederci qualche anticipazione?

Per quanto concerne il nuovo libro è uscito una edizione limitata per il Cosmoprof ed esaurita in 3 giorni!
Ora attendiamo pazienti la nuova stampa che, rispetto alle precedenti è ristilizzato, aggiornato, a colori ecc ecc.

Grazie a presto,
U. Borellini



Ringrazio infinitamente il dr. Borellini per avermi concesso questa preziosa intervista e per la disponibilità mostrata. Per me è stato un onore.

Rossana Vella



Licenza Creative Commons
Il Girasole by Rossana V. e Giovanna A. is licensed under aCreative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Based on a work at http://ilgirasolenonsolocosmesi.blogspot.it/.




7 commenti: